Dipingere, scolpire, scrivere sono tre parole semplici ma di massima intensità di difficoltà, ma se ci si impegna penso sia il sistema migliore per interagire con gli altri.
Quando uno sconosciuto, dopo aver visto le tue opere in una esposizione, si avvicina e si congratula per essere stato capace di trasmettere sentimenti, emozioni, penso sia una delle cose più appaganti che esistano.
Questo poteva far finta di nulla, invece si è esposto nel giudicare una tua opera, questo significa molto per me, ma penso per tutti coloro che intendono trasmettere qualche cosa che hanno dentro e che a parole non riescono comunicarlo.
Ricordo quando piccolo mi sedevo vicino a mio padre nelle corte giornate d’inverno, lui dipingeva nature morte, guardandolo mi sembrava che ad ogni pennellata che metteva sulla tela, mi leggesse una fiaba, il quadro evolveva in continuazione e dopo poco appariva come per incanto la mela, un grappolo d’uva, un piatto, delle pere, se chiudo gli occhi lo rivedo, fiero di essere uno dei migliori pittori presenti sul territorio, pittore che tutti apprezzavano come “il meglio” e ad ogni suo quadro, migliorava e gli interni, le nature morte, i paesaggi sembravano trasmettere il profumo dei frutti maturi, degli interni odorosi di camino, e i paesaggi sembravan far sentire lo scorrere dei torrenti o l’odore delle foglie secche, che bravo che era mio padre.
Beh sto cercando di trasmettere le stesse emozioni, sarà dura ma prima o poi ci riuscirò!