Dopo aver tracciato il soggetto, incomincio a colorarlo, con colori medi, in modo particolare in quei colori chiari del viso, in modo tale che alla fine dell’opera si possono mettere ulteriormente colori finali chiari, massimi scuri e massimi chiari, di solito inizio dalla faccia, ma non è sicuramente una regola per tutti, io preferisco così.
Dopo aver abbozzato la faccia, si passa al riempimento del resto del corpo, dando anche un aspetto tridimensionale, nel viso nell’addome e posteriore dell’animale,
Cosa importante sempre di non esagerare con i colori scuri e chiari, altrimenti come poc’ anzi detto non si riuscirà dare gli ultimi ritocchi, molto importanti per rendere vivo l’animale.
Spesso si vedono dipinti di animali opachi, senza vita, con corpi enormi e gambe piccole o occhi enormi rispetto alla faccia, ricordatevi che anche se molti non conoscono gli animali, basta solo uno attento a capire gli errori, quelli rimangono per sempre sulla tela.
Dopo aver dato una forma più o meno reale, si passa al paesaggio attorno, riproponendo le parti più incise, rocce sporgenti, ombre, zone scure dell’erba o della neve e via dicendo, dopo questo livello si passa a quello superiore, che è sia il più difficile ma anche quello che vi fa dar vita al soggetto, si curano i muschi sulla roccia, i licheni, gli arbusti e poi il pelo dell’animale, lucido e brillante in alcuni punti, il lucido delle corna e il blu viola della lingua, e poi il risultato lo noterete da voi.
vecchio becco di camoscio realizzato su tavola 50x70 ad olio